| " La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana
viva viva la Befana! "
la Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana
viva viva la Befana;
Canto sardo dell'Epifania
A zent'anni li padroni si zi daghedi cantà un pattu vogliu fà non ni vogliu iscì in gherra noi andremmu terra terra che li cristian vibi tanti inoghi e tanti inchibi fiaba non li vurremmu tutti li dinà chi femmu li punimmu a cocci e sori cariga di don saori dedizinni in cantiadi un piattu a li leccai a lìchi pononi fattu e a noi un buon piattu di chissa cariga buona a zent'anni la padrona.
La Befana
L. Pisani
Stasera il bambino non vuole dormire gli han detto domani verrà la Befana coperta di tempo pesante di doni verrà a premiare fra tutti i pili buoni. Stasera il bambino non vuole dormire inizia un'attesa comincia a soffrire.
Filastrocca della Befana
Zitti, zitti presto a letto la Befana è qui sul tetto, sta guardando dal camino se già dormono i bambini, se la calza è già appesa, se la luce è ancora accesa! Quando scende è sola sola, svelti, svelti sotto le lenzuola! Li chiudete o no quegli occhi! Se non fate i buoni niente dolci nè balocchi, solo cenere e carbone.
Filastrocca della Befana
La Befana di Torino ha due buchi nel calzino mentre quella di Milano ha le toppe nel pastrano:
Arrivate a Riccione si comprarono un bel maglione e alla scopa stanca di volare fanno fare un bel tuffo nel pallone.
Le Befane riprendono a volare che i bambini già le aspettano i camini son pronti con i calzini dei ragazzini di Rimini e Venezia.
La Befana porta il carbone Silvana Pagella
La befana porta il carbone,
ma il carbone nasconde,
in un nucleo invisibile,
schegge di brillanti.
Frammenti di carbone Silvana Pagella
Brillano i diamanti
d’immenso valore,
emanando spiragli di bagliore;
ma, in realtà,
non sono null’altro
che frammenti di carbone.
La Befana
Guido Gozzano
Discesi dal lettino son là presso il camino, grandi occhi estasiati, i bimbi affaccendati
a metter la scarpetta che invita la Vecchietta a portar chicche e doni per tutti i bimbi buoni.
Ognun, chiudendo gli occhi, sogna dolci e balocchi; e Dori, il più piccino, accosta il suo visino
alla grande vetrata, per veder la sfilata dei Magi, su nel cielo, nella notte di gelo.
Quelli passano intanto nel lor gemmato manto, e li guida una stella nel cielo, la più bella.
Che visione incantata nella notte stellata! E la vedono i bimbi, come vedono i nimbi
degli angeli festanti ne' lor candidi ammanti. Bambini! Gioia e vita son la vision sentita
nel loro piccolo cuore ignaro del dolore.
La Befana
Giovanni Pascoli
Viene viene la Befana vien dai monti a notte fonda. Come è stanca! La circonda neve, gelo e tramontana. Viene viene la Befana. Ha le mani al petto in croce, e la neve è il suo mantello ed il gelo il suo pannello ed il vento la sua voce. Ha le mani al petto in croce. E s’accosta piano piano alla villa, al casolare, a guardare, ad ascoltare or più presso or più lontano. Piano piano, piano piano. Che c’è dentro questa villa? Uno stropiccìo leggero. Tutto è cheto, tutto è nero. Un lumino passa e brilla. Che c’è dentro questa villa? Guarda e guarda...tre lettini con tre bimbi a nanna, buoni. guarda e guarda...ai capitoni c’è tre calze lunghe e fini. Oh! tre calze e tre lettini. Il lumino brilla e scende, e ne scricchiolan le scale; il lumino brilla e sale, e ne palpitan le tende. Chi mai sale? Chi mai scende? Co’ suoi doni mamma è scesa, sale con il suo sorriso. Il lumino le arde in viso come lampada di chiesa. Co’ suoi doni mamma è scesa. La Befana alla finestra sente e vede, e s’allontana. Passa con la tramontana, passa per la via maestra, trema ogni uscio, ogni finestra. E che c’è nel casolare? Un sospiro lungo e fioco. Qualche lucciola di fuoco brilla ancor nel focolare. Ma che c’è nel casolare? Guarda e guarda... tre strapunti con tre bimbi a nanna, buoni. Tra la cenere e i carboni c’è tre zoccoli consunti. Oh! tre scarpe e tre strapunti... E la mamma veglia e fila sospirando e singhiozzando, e rimira a quando a quando oh! quei tre zoccoli in fila... Veglia e piange, piange e fila. La Befana vede e sente; fugge al monte, ch’è l’aurora. Quella mamma piange ancora su quei bimbi senza niente. La Befana vede e sente. La Befana sta sul monte. Ciò che vede è ciò che vide: c’è chi piange e c’è chi ride; essa ha nuvoli alla fronte, mentre sta sul bianco monte.
la Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col vestito alla romana
viva viva la Befana….
La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte con le toppe alla sottana Brutta e sudicia Befana La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte con il cappello da bersagliera la Befana è in ciel.
Quando è l'ora, la Befana
Quando è l'ora, la Befana alla scopa salta in groppa. D'impazienza già trabocca: l'alza su la tramontana, fra le nuvole galoppa. Ogni bimbo nel suo letto fa l' esame di coscienza: maledice il capriccetto, benedice l' ubbidienza: La mattina al primo raggio si precipita al camino. Un bel dono al bimbo saggio, al cattivo un carboncino!
Arriva la Befana!
M'avevan detto, la Befana non é più tanto lontana sulla scopa è già per via giungerà all'Epifania. Porterà ai bimbi buoni chicche dolci ed altri doni. La Befana qui passò tutto questo mi portò! Se sia brutta vecchia e storta non lo so e non me ne importa, so soltanto che il suo arrivo rende il cuore più giulivo !
Arriva la Befana!
Fate nanna, piccolini, nei lettini bianchi e belli come panna; fate nanna! Dal castello delle fate, ch’ è lassù, lontan lontano fra le nevi immacolate, al camino vien, pian piano la Befana, ricca e buona, che vi dona cavallucci, bamboline e balocchi senza fine.
Glieli porta l’ asinello, forte e bello, che le orecchie ha lunghe assai: se vi sente, o bimbi, guai!
Fate nanna, piccolini, nei lettini bianchi e belli come panna; fate nanna!
Filastrocca della Befana!
La Befana è una vecchietta, linda arzilla e piccoletta; va discinta ha in man la sacca, porta scarpe alla polacca. Lo sciallino ha sulla vesta e la cuffia porta in testa; ratta va senza che faccia sulla neve alcuna traccia.
E si cala pei camini né si sporca i vestitini; alla sacca dà di piglio dove stanno in scompiglio cavallucci pupazzetti palle bambole e confetti e li pone tra gli alari degli spenti focolari.
I fanciulli sul mattino tutti corrono al camino e a quei doni misteriosi restan timidi e pensosi esclamando: "Cosa strana! Chi sarà questa Befana?".
E’ tornata la befana
E' tornata la befana a cavallo di una scopa: vola senza far rumore nella notte nera nera
Sulle spalle ha tanti sacchi e li posa sui camini tira fuori sorridente i regali per i bambini
Bambole e trenini giostre e orsacchiotti, dischi e grembiulini, dolci e biscottini, ma più bello ancora essa sa donare una grande gioia che non si può scordare.
Fonte:http://www.partecipiamo.it/natale/befana.htm
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