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Filastrocche della befana

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dolcemamma
view post Posted on 6/1/2011, 15:40




" La Befana vien di notte

con le scarpe tutte rotte

col cappello alla romana

viva viva la Befana! "

la Befana vien di notte

con le scarpe tutte rotte

con le toppe alla sottana

viva viva la Befana;




Canto sardo dell'Epifania



A zent'anni li padroni
si zi daghedi cantà
un pattu vogliu fà
non ni vogliu iscì in gherra
noi andremmu terra terra
che li cristian vibi
tanti inoghi e tanti inchibi
fiaba non li vurremmu
tutti li dinà chi femmu
li punimmu a cocci e sori
cariga di don saori
dedizinni in cantiadi
un piattu a li leccai
a lìchi pononi fattu
e a noi un buon piattu
di chissa cariga buona
a zent'anni la padrona.





La Befana

L. Pisani



Stasera
il bambino non vuole dormire
gli han detto domani
verrà la Befana
coperta di tempo
pesante di doni
verrà a premiare
fra tutti i pili buoni.
Stasera il bambino non vuole dormire
inizia un'attesa
comincia a soffrire.



Filastrocca della Befana



Zitti, zitti presto a letto
la Befana è qui sul tetto,
sta guardando dal camino
se già dormono i bambini,
se la calza è già appesa,
se la luce è ancora accesa!
Quando scende è sola sola,
svelti, svelti sotto le lenzuola!
Li chiudete o no quegli occhi!
Se non fate i buoni niente
dolci nè balocchi, solo
cenere e carbone.



Filastrocca della Befana




La Befana di Torino
ha due buchi nel calzino
mentre quella di Milano
ha le toppe nel pastrano:

Arrivate a Riccione
si comprarono un bel maglione
e alla scopa stanca di volare
fanno fare un bel tuffo nel pallone.

Le Befane riprendono a volare
che i bambini già le aspettano
i camini son pronti con i calzini
dei ragazzini di Rimini e Venezia.




La Befana porta il carbone
Silvana Pagella



La befana porta il carbone,

ma il carbone nasconde,

in un nucleo invisibile,

schegge di brillanti.


Frammenti di carbone
Silvana Pagella


Brillano i diamanti

d’immenso valore,

emanando spiragli di bagliore;

ma, in realtà,

non sono null’altro

che frammenti di carbone.







La Befana

Guido Gozzano


Discesi dal lettino
son là presso il camino,
grandi occhi estasiati,
i bimbi affaccendati

a metter la scarpetta
che invita la Vecchietta
a portar chicche e doni
per tutti i bimbi buoni.

Ognun, chiudendo gli occhi,
sogna dolci e balocchi;
e Dori, il più piccino,
accosta il suo visino

alla grande vetrata,
per veder la sfilata
dei Magi, su nel cielo,
nella notte di gelo.

Quelli passano intanto
nel lor gemmato manto,
e li guida una stella
nel cielo, la più bella.

Che visione incantata
nella notte stellata!
E la vedono i bimbi,
come vedono i nimbi

degli angeli festanti
ne' lor candidi ammanti.
Bambini! Gioia e vita
son la vision sentita

nel loro piccolo cuore
ignaro del dolore.






La Befana

Giovanni Pascoli


Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso or più lontano.
Piano piano, piano piano.
Che c’è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Che c’è dentro questa villa?
Guarda e guarda...tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
guarda e guarda...ai capitoni
c’è tre calze lunghe e fini.
Oh! tre calze e tre lettini.
Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolan le scale;
il lumino brilla e sale,
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?
Co’ suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Co’ suoi doni mamma è scesa.
La Befana alla finestra
sente e vede, e s’allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra,
trema ogni uscio, ogni finestra.
E che c’è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c’è nel casolare?
Guarda e guarda... tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra la cenere e i carboni
c’è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti...
E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila...
Veglia e piange, piange e fila.
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sul bianco monte.








la Befana vien di notte

con le scarpe tutte rotte

col vestito alla romana

viva viva la Befana….









La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana
Brutta e sudicia Befana
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con il cappello da bersagliera
la Befana è in ciel.





Quando è l'ora, la Befana



Quando è l'ora, la Befana
alla scopa salta in groppa.
D'impazienza già trabocca:
l'alza su la tramontana,
fra le nuvole galoppa.
Ogni bimbo nel suo letto
fa l' esame di coscienza:
maledice il capriccetto,
benedice l' ubbidienza:
La mattina al primo raggio
si precipita al camino.
Un bel dono al bimbo saggio,
al cattivo un carboncino!





Arriva la Befana!



M'avevan detto, la Befana
non é più tanto lontana
sulla scopa è già per via
giungerà all'Epifania.
Porterà ai bimbi buoni
chicche dolci ed altri doni.
La Befana qui passò
tutto questo mi portò!
Se sia brutta vecchia e storta
non lo so e non me ne importa,
so soltanto che il suo arrivo
rende il cuore più giulivo !





Arriva la Befana!



Fate nanna, piccolini,
nei lettini
bianchi e belli come panna;
fate nanna!
Dal castello delle fate,
ch’ è lassù, lontan lontano
fra le nevi immacolate,
al camino vien, pian piano
la Befana, ricca e buona,
che vi dona
cavallucci, bamboline
e balocchi senza fine.

Glieli porta l’ asinello,
forte e bello,
che le orecchie ha lunghe assai:
se vi sente, o bimbi, guai!

Fate nanna, piccolini,
nei lettini
bianchi e belli come panna;
fate nanna!





Filastrocca della Befana!



La Befana è una vecchietta,
linda arzilla e piccoletta;
va discinta ha in man la sacca,
porta scarpe alla polacca.
Lo sciallino ha sulla vesta
e la cuffia porta in testa;
ratta va senza che faccia
sulla neve alcuna traccia.

E si cala pei camini
né si sporca i vestitini;
alla sacca dà di piglio
dove stanno in scompiglio
cavallucci pupazzetti
palle bambole e confetti
e li pone tra gli alari
degli spenti focolari.

I fanciulli sul mattino
tutti corrono al camino
e a quei doni misteriosi
restan timidi e pensosi
esclamando: "Cosa strana!
Chi sarà questa Befana?".







E’ tornata la befana





E' tornata la befana
a cavallo di una scopa:
vola senza far rumore
nella notte nera nera

Sulle spalle ha tanti sacchi
e li posa sui camini
tira fuori sorridente
i regali per i bambini

Bambole e trenini
giostre e orsacchiotti,
dischi e grembiulini,
dolci e biscottini,
ma più bello ancora
essa sa donare
una grande gioia
che non si può scordare.


Fonte:http://www.partecipiamo.it/natale/befana.htm
 
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