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Pedagogia

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dolcemamma
view post Posted on 12/5/2013, 16:40




Pedagogia

pedagogia

Se leggiamo la definizione che il dizionario della lingua italiana da della parola pedagogia, veniamo a sapere che essa si riferisce all’insieme degli studi e delle tecniche inerenti l’educazione dei fanciulli. La pedagogia dunque non si occupa di cosa insegnare ai nostri giovani, che dovranno sviluppare il loro sapere anche in base ai gusti personali, ma bensì al modo di insegnare le diverse discipline. La pedagogia è da sempre una disciplina conosciuta ed agita dall’uomo: nelle diverse epoche notiamo infatti sempre la presenza del pedagogo, del mentore, chiamato a fornire ai giovani l’educazione sulla vita. In epoca moderna, le Istituzioni che ricoprono un ruolo educativo, sono chiamati a prendere in considerazione gli elementi propri della pedagogia per stilare i propri progetti e programmi didattici annuali. Questa disciplina è di certo molto delicata, poiché si prefigge di fornire ai professionisti i metodi di insegnamento, le diverse modalità per poter raggiungere in modo efficace i propri scopi, certamente educativi e didattici. Il pedagogo è chiamato a risolvere i tanti problemi legati all’educazione, fornendo schemi progettuali validi, frutto di percorsi conoscitivi reali, attuati ed ora messi a disposizione di tutti. Per questo motivi preciso esistono vari tipi di pedagogia, che vanno dalla sociale alla politica, dalla comparativa alla sperimentale. A cavallo del XIX e del XX secolo, questa particolare scienza si è legata in modo indissolubile con la psicologia, fornendo nuovi mezzi di studio della questione educativa, che prendono in considerazione la psiche e la sensibilità dei diversi educandi. Sotto analisi da allora i problemi personali che possono impedire il normale lavoro del pedagogo, come magari il rapporto figli - genitori, o le difficili condizioni sociali, le contraddizioni culturali. L’entrata della sfera psicologica ha di certo contribuito a porre l’individuo in una inedita posizione centrale rispetto alle possibili identificazioni e risoluzioni di quelli che sono i diversi problemi di apprendimento. In Italia, i professioni pedagoghi ed educatori, devono essere in possesso di alcuni attestati, come una laurea quadriennale, una specialistica, una magistrale maturata in almeno cinque anni di studi. Nella categoria rientrano naturalmente i possessori di una laurea in Scienze della Formazioni Primaria, laurea di tipo quadriennale. Per i laureati al nuovo ordinamento con corsi di studio triennali, saranno necessarie delle integrazioni per poter accedere all’insegnamento. Uno dei maggiori errori che una società possa commettere, è proprio quello di sottovalutare la formazione dei propri educatori. Nelle epoche antiche, gli educatori erano i grandi filosofi ed insegnanti, e lo splendore delle loro civiltà ci serva da esempio per capire l’importanza del lavoro che svolgevano. I recenti tagli al budget stanziato per l’educazione, possono portare conseguenze davvero pericolose per tutta la nostra società, e non sono assolutamente da prendere sotto gamba. Il fulcro del nostro sapere va attentamente custodito, seguito ed insegnato ai giovani, che dovranno a loro volta prendersi cura della nostra cultura. Se iniziano a mancare figure professionali come quelle degli insegnanti, o se dovessero regredire le loro capacità didattiche, allora tutta la società sconterebbe un incivilimento purtroppo sicuro. Ecco perché l’educazione delle nuove generazioni deve essere necessariamente posta tra gli impegni più importanti di un governo.
 
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